ITATI
La prima denominazione con cui fu conosciuta fu "Las Casas de Yaguaron" nome del capo tribù che dominava in queste terre all'arrivo di Sebastian Gaboto, e più tardi venne chiamata Tabacue (paese che fù). Venne fondata nel 1615 da Fray Luis Bolaños e fu chiamata "Pueblo de Indios de la Pura y Limpia Concepciòn de Nuestra Señora de Itatin", dopo "Itati", che significa "punta di pietra" o , tradotto letteralmente- naso di pietra -. Dista dal capoluogo di Corrientes 74 km; vi si accede attraverso la strada nazionale n°1 dove c'è un eremo che ne segnala l'accesso. L'attività artigianale è fiorente e si produce latta, lavori in cuoio, corno, vimini e cestini. Secondo le diverse epoche dell'anno si può pescare: pacu, salmone, pati, surubi e dorado.
Da Visitare:
BASILICA DE NUESTRA SEÑORA DE ITATI: Molte furono le costruzioni precedenti all'attuale basilica che oggi si erge in onore della Virgen de Itati, Patrona del Litoral Argentino.
Il 16 luglio 1938 il vescovo di Corrientes, Monsignor Vicentin, benedisse la prima pietra della nuova basilica in stile rinascimentale. Il santuario occupa una superficie di 2.800 mq. e può contenere 9.000 persone e la cupola di 26 m. di diametro considerata, tra le più grandi del mondo è coronata dalla statua della Madonna di 7,50 m.
La corona della Madonna è della più pura linea del rinascimento francese, e fu installa il 16 luglio 1900 nell'atrio della chiesa di "Cruz de los Milagros". L'immagine miracolosa è in legno di timbo, il volto in noce e misura 1,50 m. Accanto alla Basilica si trova il Museo della Virgen de Itati.
CASA DEL PROMESERO: Ampia magione destinata al riposo e alla sosta dei fedeli.