Lasciato l'Italia nel pieno della stagione estiva, arrivare ad Ushuaia è stato estremamente emozionante, iniziando dallo spettacolare atterraggio sulla pista artificiale nel mezzo del mare impetuoso del canale di Beagle, stretto tra catene di montagne aguzze e dalla neve che imbianca anche i litorali.
Ushuaia, capoluogo della Terra del Fuoco, è l’ultima città del mondo. La collocazione tra mare, monti, neve e ghiacciai lo rendono posto assolutamente estremo e contribuiscono ad incrementarne la fama e il mito.
In un tale contesto, assolutamente inedito, la nostra passione per gli sport invernali ha comunque trovato terreni ideali e come in nessun altro posto al mondo a Ushuaia di giorno abbiamo sciato, al pomeriggio passeggiato sul porto, alla sera mangiato dell’ottima aragosta (la famosa centolla fueghina).
Nell’adiacente comprensorio sciistico del Cerro Castor, nonostante la quota balneare, l'atmosfera era da “international skiresort”: molte delle principali squadre nazionali (compresa la squadra italiana maschile al gran completo) si stavano allenando su fantastiche piste con piena soddisfazione, regalandoci uno spettacolo da Coppa del mondo. Di fatto questa località nel mondo dell'agonismo si è affermata come la migliore in assoluto per allenarsi da giugno a settembre, con ottime possibilità anche per lo sci libero e il fuoripista in un contesto naturale di particolare suggestione e bellezza. I gestori della località sperano di poter ospitare, in un futuro non troppo lontano, anche qualche importante gara del circuito internazionale, avendo tutte le carte in regola per farlo.
Ma Ushuaia è anche la capitale sudamericana dello sci nordico, e lo abbiamo costatato direttamente sciando con soddisfazione nei numerosi centri fondo ben attrezzati grazie alla autentica passione dei responsabili locali autori di grandi sforzi, il che destina Ushuaia a diventare un centro di riferimento mondiale.
La più importante manifestazione dell'inverno fueghino è proprio la gara internazionale di sci di fondo Marchablanca, alla quale abbiamo avuto la fortuna di assistere: si è trattato di una vera e propria festa popolare arricchita da altri coinvolgenti eventi come le gare di sculture di neve e sleedog, attività che abbiamo anche voluto provare e che si è dimostrata una piacevolissima alternativa agli sci per conoscere le splendide e profonde valli alle spalle di Ushuaia e del suo mare.
Non meno esaltante e interessante è stato avventurarci tra boschi e pendii con le racchette da neve, dandoci l'opportunità di apprezzare da vicino alcune caratteristiche della flora e fauna riscontrabili solo in Terra del Fuoco.
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La sera, in alternativa alla "movida" argentina dei locali notturni, ci siamo concessi più volte una pattinata su ghiaccio naturale, a pochi metri dalla spiaggia.
Non abbiamo poi potuto esimerci dal trascorrere un'intera giornata nel Parco Nazionale della Terra del Fuoco, una delle zone più incontaminate del mondo, realizzando un bellissimo e inedito trekking sul lungomare affacciato sul canale di Beagle, dove le imponenti montagne innevate della Cordigliera di Darwin, degne dei più noti colossi alpini, si specchiano sulla confluenza degli oceani Atlantico e Pacifico.
A fine giornata, anche per onorare la vocazione marina della Terra del Fuoco, ci siamo avventurati in un’inedita navigazione “attiva” sulle freddissime acque oceaniche a bordo di una canoa, direzione Capo Hornos…
Al rientro dalle nostre attività sportivo-invernali ci aspettava la città con suoi caratteristici quartieri residenziali, il suo porto, le strade commerciali e i suoi musei, testimoni di una storia alquanto originale che sta trasformando Ushuaia da luogo isolato e infame ad una delle mete turistiche più ambite al mondo.
A conclusione del soggiorno non abbiamo potuto fare a meno di sciare al Glacial Martial, piccola e storica stazione sciistica, la più a sud del mondo, poco sopra Ushuaia, da cui si può godere un panorama mozzafiato della città, della sua baia e di tutto lo stretto di Beagle, il tutto ai piedi di un ghiacciao eterno.
Abbiamo alternato gli sci da discesa con gli sci da fondo, grazie anche al bellissimo adiacente anello Jerman, il più tecnico della Terra del Fuoco.
Sinceramente non pensavamo quanto poteva essere straordinariamente intenso e appagante un soggiorno invernale a Ushuaia, reso ulteriormente gradito dal contesto sociale particolarmente familiare e conviviale per noi italiani. L’Argentina, pur con una propria forte identità, è culturalmente il Paese più vicino e affine al nostro, e questo è stato uno degli aspetti più apprezzati dai noi tutti.
"La neve in estate si chiama Sudamerica"
Paolo Ciotti
www.paolociotti.it
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